Sconfiggere i graffiti si può!

giovedì 3 marzo 2011


Nelle città e nelle Regioni virtuose del Nord lo stanno facendo. Daniele ci segnala questo interessantissimo link dal sito dell'Associazione Nazionale Antigraffiti. A quanto pare, la Regione Veneto ha approvato nella finanziaria regionale per l'esercizio 2010 una serie di articoli che introducono l'obbligo di applicare dei sistemi protettivi rimovibili senza solventi per facilitare l'opera di pulizia e il ripristino delle facciate, graffiti e tags. Leggiamo l'articolo:

Art. 14 - Interventi di miglioramento della qualità urbana e del decoro degli edifici prospicienti spazi ed aree pubbliche.

1. In considerazione dell'ampio e inestimabile patrimonio storico, architettonico e ambientale presente nel Veneto, ed in particolare nei centri urbani, e allo scopo di migliorare la qualità urbana, il decoro degli edifici, la conservazione e la fruizione anche turistica dei beni di pregio sia pubblici che privati, è fatto obbligo di prevedere l'applicazione di sistemi protettivi rimovibili senza solventi per facilitare l'opera di pulizia e ripristino delle facciate danneggiate da scritte, graffiti e tags.

Mandiamo un applauso calorosissimo alla Regione Veneto. Per noi questo è l'unico modo possibile per sconfiggere il vandalismo. Obbligare residenti e commercianti a stendere un protettivo antigraffiti, dopo aver ripulito le facciate danneggiate. Nel Lazio quando potremo avere una legge simile? Intanto vi riproponiamo un nostro vecchio video, che ci ritrae intenti ad estirpare un graffito dalla saracinesca di un negozio. In meno di due minuti.

21 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma perche' ce ne dobbiamo occupare noi? Perchè dobbiamo anche spendere soldi per difenderci dalle barbarie del "popolo dello scarabocchio"? Chi viene sorpreso a sporcare i muri o qualunque altra superficie paga il danno e una multa "non leggera", altrimenti si finisce in galera. Non ci sono vie di mezzo. Se una cosa non la si può fare non la si fa...e basta.

Riprendiamoci Roma ha detto...

Perchè si. Il palazzo è una proprietà privata, quindi sei te che devi provvedere a tenerlo pulito. Il Comune è liberissimo di imporre misure di decoro, e in quel caso è il proprietario (o i proprietari) a dover spendere per provvedere.

Anche perché le scritte sui muri sono un danno anche per chi le subisce. Se ho un ristorante e il palazzo davanti al mio ristorante fa schifo, io ne subisco le conseguenze. E dove sta scritto che io debba essere danneggiato nell'immagine da un palazzo pieno di zozzoni che non vogliono spendere 20 o 50 euro a testa ogni anno per proteggerlo?

Degrado Apriliano ha detto...

ma la legge prima o poi potrebbe anche arrivare, il punto è un altro: chi si prende la briga di applicare la norma? esiste l'articolo 639 del codice penale che dovrebbe salvaguardarci dagli imbrattatori, tuttavia avete la sensazione che sia applicato adeguatamente? siamo fin troppo abituati a leggi e ordinanze approvate, ma poi chiuse nei cassetti.

Anonimo ha detto...

STA PER TORNARE TRA NOI CARTELLOPOLI!!!!!

BLOG ANTIDEGRADO SEMPRE PIU' UNITI SEMPRE PIU' FORTI!

Tiburtino ha detto...

Se ne devono occupare i residenti, perchè così quando gli stessi residenti scopriranno che i loro figlio vanno in giro a imbrattare la città li prenderanno a sganassoni, invece di chiamarli artisti come oggi.

Se il danno non ti riguarda, è facile dire "STI CAZZI".
Se sei tu a pagare, il senso civico cresce a dismisura.

È questo il segreto del nord Europa. Loro non sono più civili di noi. Semplicemente ci sono delle pene certe e immediate e la gente si comporta meglio. A Roma sappiamo che nessuno ci fa nulla e ci comportiamo diciamo con elasticità.

Per concludere, ogni legge deve prevedere un minimo di controllo. Ma è più facile controllare dei condomini rispetto a mettere dei vigili panzoni e coi tacchi alle calcagna dei quindicenni writers.

Les ha detto...

Regà, ma ci rendiamo conto della figura terribile che stiamo facendo con gli stranieri e i turisti in generale?

Giorni fa stavo a San Giovanni, zona Re di Roma-Appio Latino...dovete vedere che roba: tutti i palazzi hanno i muri coperti da graffiti e scritte di ogni tipo, una cosa incredibile, schifosa, oltraggiosa, inaccettabile.

Non c'è al mondo una cosa simile, una città ridotta in questo modo, un popolo che fa ridurre così la propria casa, il proprio palazzo, senza dire niente, senza protestare.

Un popolo, quello dei romani, assuefatto alla bruttezza, al degrado, al disordine e alla sciatteria. I famosi romani che si vantano di essere la città più bella del mondo e non si accorgono di quanto sono ridicoli, provinciali e burini, quando si confrontano con gli stranieri.

Ma veramente hanno il coraggio, i vari bed & breakfast, di accogliere i turisti in quel quartiere orribile che è diventato San Giovanni? Ma come fanno? Ma non si vergognano?

Diranno: è lavoro. Ma certo, e infatti dovete ribellarvi ai vandali che hanno preso di mira il vostro quartiere, capire che vivete in un tugurio, capire che dovete cambiare, che un quartiere così, come il vostro, non può rimanere in queste condizioni.

Sennò i turisti verranno solo una volta e poi scapperanno inorriditi e non vorranno più tornare e diranno a tutti i loro amici che il Bed & Breakfast dove stavano era in un quartiere sporchissimo e pieno di scritte sui muri. Non proprio una grande pubblicità veh?

Ma vaglielo a spiegare a quelli di San Giovanni, che la pensano come il resto dei romani, "chemme frega delle scritte sui muri, ce stanno cose più importanti". E i politici, se ne accorgono, che Roma ha una quantità di scritte anomala in qualsiasi altro paese d'occidente? Qualcuno se ne accorge ma pensa che sia normale, sembra che non abbiano mai viaggiato, il resto del mondo è molto più pulito e di scritte sui muri, ormai, non ce ne sono più. Rimangono solo a Roma.

Anonimo ha detto...

Devono vietare la vendita delle bombolette spray è un indecenza che ancora non si sia capito che questo è l'unico sistema.

I FALLITI NEGLI ANNI 70 SI BUCAVANO OGGI SONO WRITERS!!

Degrado Apriliano ha detto...

ma poi ste bombolette spray non faranno male a chi le usa?

Riprendiamoci Roma ha detto...

Fanno male si, alla lunga sono cancerogene.

Writer ha detto...

Infatti i writers veri (cioè quelli che fanno graffiti artistici su muri abbandonati, non i vandali che imperversano a Roma) lavorano con la mascherina.

Costo di una bomboletta a Centocelle: €2,90.

Sui muri di Roma vedo ancora scritte politiche di 30-40 anni fa. Ma se nessuno pulisce nè sanziona, com'è possibile fare passare il messaggio che scrivere sui muri è sbagliato? In realtà il messaggio che passa è che imbrattare i muri è naturale.

Les ha detto...

Quali sarebbero i muri abbandonati? Non lo sai, writer (ma lo sei anche tu?), che i graffitari sono sempre gli stessi, sia quando scrivono sul muro di una ferrovia che sui muri di un palazzo? Le tags, i nomi delle crews, sono sempre le stesse! Vai a controllare, se non ci credi...finiamola con la storia dei writers artisti che si oppongono ai writers imbrattatori, che non è così, punto. A sta favoletta ci credono ormai solo i giornalisti, quelli italiani, ché il resto della gente se n'è accorta da un pezzo, che i writers a Roma scrivono OVUNQUE, sui treni, sui palazzi di Centocelle, sui palazzi di San Giovanni, sui palazzi del Flaminio, a Monteverde, Trastevere, all'Eur... in tutti i quartieri di Roma. E non fanno distinzione tra un muro diroccato e un'elegante palazzina di Via Nomentana, te ne sei accorto? E' difficile nascondere la realtà..

Les ha detto...

E come diceva, questa volta giustamente, writer, a Roma le scritte sono iniziate con i simboli politici di estrema destra e sinistra, i loro proclami e le loro minacce...la generazione dei cinquanta/sessantenni, oggi al potere, ha vissuto la giovinezza attaccando i manifesti sui muri e scrivendoci le frasi comuniste e fasciste, è per questo che i politici di oggi sono "comprensivi" con le scritte e i manifesti abusivi...per forza, hanno cominciato loro!

Anonimo ha detto...

Una volta che i muri sono stati ripuliti, alla prima scritta il condominio deve sporgere denuncia. La lotta contro l'imbrattamento vandalico deve partire dalla base, ovvero dalle denunce, dato che senza le denunce non si può procedere! Non dimentichiamoci inoltre che la "teoria delle finestre rotte" vale più che mai per i graffitari... basta una scritta su un muro pulito, una sola scritta, per condannarlo alla distruzione definitiva.

Vietare la vendita di vernici spray non è possibile (per la libera circolazione delle merci si possono acquistare negli altri paesi UE quindi serve una risoluzione a livello europeo).

Noi appoggiamo al 100% la scelta della Regione Veneto, perchè serve anche a sensibilizzare i genitori degli adolescenti imbrattatori (che rappresentano buona parte del totale)... che magari si faranno qualche scrupolo in più prima di comprare ai loro figli l'ultimo squeezer o la ricarica per il marker.

Riprendiamoci Roma ha detto...

La mascherina che si vende dai ferramenta non serve a niente, blocca solo il grosso delle inalazioni. Ne serve una professionale, altrimenti il danno alla lunga è inevitabile.

Les ha detto...

Il nuovo assessore all'ambiente, Marco Visconti, annuncia la fase 2 del Piano Decoro iniziato il 5 novembre 2010:

http://roma.repubblica.it/cronaca/2011/03/04/news/multe_pi_salate_per_chi_sporca_al_via_l_operazione_decoro-13178712/

"Maggiori controlli e sanzioni più elevate per chi sporca la città, accompagnati da una campagna di sensibilizzazione sul decoro urbano in ogni municipio di Roma che passerà per le scuole."

Vedremo se andrà veramente così.

Riprendiamoci Roma ha detto...

Les stasera vieni?

Riprendiamoci Roma ha detto...

ps. in centro (ghetto e area via dei giubbonari/campo de fiori) hanno ripulito parecchi muri e fatto un discreto lavoro. A parte qualche edificio in marmo ignobilmente pitturato a vernice.

Les ha detto...

Sì ci sono, se ripassi a Via dei Giubbonari scrivi esattamente quali muri hanno pulito che poi li aggiungiamo alla lista.

Riprendiamoci Roma ha detto...

Li hanno puliti tutti, o quasi, almeno quelli intonacati. Passeggiare per Via dei Giubbonari ora è quasi un piacere. Restano ignobilmente zozze le vetrine dei commercianti.. ai quali evidentemente sta bene che per vedere la merce esposta si debba guardarla attraverso le squagliature provocate dall'acido sul vetro. Roba da matti.

Antonio ha detto...

@Riprendiamoci Roma
ma per quanto tempo rimarranno puliti quei muri?

Anonimo ha detto...

io ai writers gli taglierei le dita , e sono un antiproibizionista liberale , è una semplice questione di civiltà , non capisco come il fenomeno non sia stato affrontato e risolto già da anni . Ma all'estero come fanno ?... sono stato a Londra 3 mesi e non ho visto una scritta di 10 cm in un muro nemmeno a cercarla col lumicino ... una città di 10 milioni i persone , piena zeppa di neri ,caraibici ,capitale dell'impero coloniale che ha prodotto la cultura hip op e via discorrendo ... com'è possibile?

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