Ambulanti, souvenir, pataccari

venerdì 18 maggio 2012

L'allarme era già scattato da mesi. Il centro storico di Roma, ogni suo angolo, da Trastevere a fontana di Trevi, da San Pietro a Piazza Navona, è ormai invaso da un esercito di negozi di souvenir da quattro soldi, pataccari, distributori di bibite, venditori ambulanti, con le loro scatole di cartone di banana che a fine serata finiscono abbandonate in terra, appoltigliate dalla pioggia. Una melma informe di schifo da far venire il vomito. Una abbrutimento avvilente. Leggete bene questo articolo di Repubblica. "Laddove c'erano panetterie, piccoli negozi ora ci sono cartoline e armature da gladiatore". E ancora: "I locali in crisi vengono comprati in contanti e spesso in nero. Mancano tutele e garanzie dalla concorrenza degli ambulanti". Di fronte a questo allarme, lanciato già da mesi, se non da anni, cosa è cambiato? Nulla. Appena qualche giorno fa, durante una nostra passeggiata antidegrado, siamo stati testimoni dell'ennesimo cambio di gestione. Una panetteria storica, in una traversa di Via Merulana, ha ceduto il posto a un fruttarolo da quattro soldi, di infima qualità, di quelli gestiti da immigrati, i nuovi schiavi moderni. E nel quartiere ce ne sono già a decine. Una invasione silenziosa che sta totalmente trasformando l'atmosfera della nostra città. Un danno enorme e permanente, che trasformerà Roma per sempre, a cui nessuno riesce a mettere un freno. Servirebbe cosa? Qualche regola ben scritta. Ora, subito, adesso! Stanno distruggendo Roma e nessuno fa niente! Chiuderanno i fornai storici e ci ritroveremo coi pinocchietti made in china o le parannanze con il pisello del David di Michelangelo in bella vista. Il tutto nell'indifferenza e nel menefreghismo generale! VERGOGNA!

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