
Giulia Innocenzi ci scrive da parte di Italia Futura, l'associazione fondata da Luca Cordero di Montezemolo, per denunciare lo sfruttamento minorile nella pratica attacchinara. L'articolo da lei scritto e comparso sul sito dell'associazione si intitola Un manifesto all'illegalità ed è stato ripreso anche da alcuni giornali, tra cui il Corriere della Sera e Repubblica. Nelle foto allegate si vede un bambino, probabilmente rom, attaccare un manifesto su una colonnina pubblicitaria. Giulia lo ha fotografato in Viale Parioli all'ora di punta, le due del pomeriggio. Nel giro di pochi istanti, Giulia è stata avvicinata da due persone che con fare minaccioso le hanno intimato di andarsene. Ma le foto scattate sono state portate al commissariato di Ponte Milvio per la segnalazione alla Questura di Roma. L'episodio risale a qualche giorno fa, precisamente alla vigilia dell'approvazione del condono tombale e della "licenza di sporcare" da parte dei politici. Questo episodio ci mostra a quale barbaro livello sia giunta la classe politica italiana per affidare la propria campagna elettorale alla mafia attacchina. Gente senza scrupoli, che non ci pensa due volte a ricorrere anche al lavoro minorile pur di aumentare la percentuale di affissioni (e quindi di guadagno). E io mi chiedo come si possa ancora continuare a votare questa gente, che alimenta questo racket e lo fa alla luce del sole, senza vergogna, in una strada non certo degradata, non certo nascosta, all'ora di punta e alla vigilia dell'approvazione dell'emendamento vergogna, la licenza preventiva di imbrattare la città. Vi invito a segnalarci e a votare i politici di tutti i partiti che non praticano affissioni abusive. E vi chiedo di unirci a noi nella lotta a questa vera e propria piaga ambientale e sociale.