I LIBRI DEL POPOLO: "TOR BELLA C'HA LA BAMBA, LA CHIESA C'HA I SEGRETI, MAGLIANA C'HA LA BAMBA, ER TRULLO C'HA I POETI".
Ma davvero sentiamo la necessità di lasciare esprimere questi coglionazzi? Davvero pensiamo che questa sia libertà di espressione, un messaggio rivoluzionario, o semplicemente arte? Possibile che siamo caduti così in basso?
Il problema è soprattutto culturale: i romani sono per il 90% dei semianalfabeti zotici, che anche quando sono benestanti, lo sono non perchè sono colti, ma perchè si sono arricchiti col commercio o con lavori del genere. Ci sono statistiche che dicono che tra le grandi città europee Roma è una di quelle col minor numero di laureati (rispetto alla popolazione ovviamente) e molti di quelli che ci sono vengono per lo più dal Sud. Potremmo prendere che gente simile si dispiaccia delle scritte sui muri o delle strade sporche?
Caro Anonimo, in parte hai anche ragione, ma da romano che ha vissuto alcuni anni a Milano in tempi recenti ti dico che anche lì le cose non sono migliori e per certi versi sono anche peggio: la violenza sta dilagando, i graffiti ci sono come e più che a Roma...insomma Milano sembra una New York anni 80. A Roma bene o male rimane un po' di cultura da paesone (quello che poi è Roma: un paese moltiplicato per 100), da "volemose bene", tollerante e menefreghista (purtroppo anche verso le cose storte)
Un conto è parlare di violenza e nonostante tutto Roma è una città relativamente sicura, se confrontata al resto delle capitali europee. Se invece parliamo di decoro urbano, la nostra è senza dubbio la città più degradata in Occidente, se togliamo Atene che è un caso a parte.
Il numero, la quantità e la "qualità" dei problemi legati all'abuso dello spazi comuni a Roma, è totalmente incomparabile a quello di città come Parigi, Madrid, Berlino, Londra, New York e anche Milano, che non ha certamente i graffiti sulle carrozze della metropolitana, i cartelloni e le bancarelle su ogni metro di spazio disponibile, macchine in tripla fila ovunque, sacchi dell'immondizia abbandonati, foreste di antenne televisive, manifesti e affissioni illegali etc.
Siamone coscienti, Alessandro. Come Roma, in termini di degrado nelle capitali occidentali, c'è solo Roma.
Il vero problema di queste pisciate sui muri è l'emulazione e l'idolatria che c'è dietro. Perché secondo il cervello marcio dell'80% dei gggiovani d'oggi questa è roba che fa fico, basta vedere come s'atteggiano quelli che ha pubblicato oggi Romafaschifo per farsi un'idea. Sono un branco di randagi e di questo passo tra 15 anni ce li ritroveremo ancora sul groppone, come altri 'cupi' randagi.
invece è fico se permetti è questione di gusti
RispondiEliminaPiù o meno al livello dei partiti politici, giustamente è questione di gusti.
RispondiEliminaIl problema è soprattutto culturale: i romani sono per il 90% dei semianalfabeti zotici, che anche quando sono benestanti, lo sono non perchè sono colti, ma perchè si sono arricchiti col commercio o con lavori del genere.
RispondiEliminaCi sono statistiche che dicono che tra le grandi città europee Roma è una di quelle col minor numero di laureati (rispetto alla popolazione ovviamente) e molti di quelli che ci sono vengono per lo più dal Sud.
Potremmo prendere che gente simile si dispiaccia delle scritte sui muri o delle strade sporche?
Caro Anonimo, in parte hai anche ragione, ma da romano che ha vissuto alcuni anni a Milano in tempi recenti ti dico che anche lì le cose non sono migliori e per certi versi sono anche peggio: la violenza sta dilagando, i graffiti ci sono come e più che a Roma...insomma Milano sembra una New York anni 80. A Roma bene o male rimane un po' di cultura da paesone (quello che poi è Roma: un paese moltiplicato per 100), da "volemose bene", tollerante e menefreghista (purtroppo anche verso le cose storte)
RispondiEliminaUn conto è parlare di violenza e nonostante tutto Roma è una città relativamente sicura, se confrontata al resto delle capitali europee. Se invece parliamo di decoro urbano, la nostra è senza dubbio la città più degradata in Occidente, se togliamo Atene che è un caso a parte.
RispondiEliminaIl numero, la quantità e la "qualità" dei problemi legati all'abuso dello spazi comuni a Roma, è totalmente incomparabile a quello di città come Parigi, Madrid, Berlino, Londra, New York e anche Milano, che non ha certamente i graffiti sulle carrozze della metropolitana, i cartelloni e le bancarelle su ogni metro di spazio disponibile, macchine in tripla fila ovunque, sacchi dell'immondizia abbandonati, foreste di antenne televisive, manifesti e affissioni illegali etc.
Siamone coscienti, Alessandro. Come Roma, in termini di degrado nelle capitali occidentali, c'è solo Roma.
Il vero problema di queste pisciate sui muri è l'emulazione e l'idolatria che c'è dietro. Perché secondo il cervello marcio dell'80% dei gggiovani d'oggi questa è roba che fa fico, basta vedere come s'atteggiano quelli che ha pubblicato oggi Romafaschifo per farsi un'idea. Sono un branco di randagi e di questo passo tra 15 anni ce li ritroveremo ancora sul groppone, come altri 'cupi' randagi.
RispondiEliminaE' UNA CAGATA PAZZESCA E CHI SCRIVE SUI MURI E' UN MENTECATTO NON CRESCIUTO!
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