Sara (anni 3) "Papà che è 'sta puzza?". Elisa (anni 5) "Non respirare e corri veloce". Comincia così la lettera scritta dal nostro Stefano al Messaggero e pubblicata integralmente sulla Cronaca di Roma. L'immagine di un parco pubblico ridotto allo sbando. Deiezioni ovunque (canine ed umane), bottiglie di vetro rotte ovunque, bivacchi, siringhe, ogni cosa. E' questo il benvenuto che offre il Parco del Pineto all'ingresso di Via Albergotti. Un parco frequentato da tantissimi bambini e che versa in condizioni folli di degrado e pericolosità. Come sia possibile tenere in questo modo un parco, esponendo i più piccoli a una miriade di pericoli, è davvero difficile da capire. Perché questo parco non viene curato? Mancanza di soldi? Mancanza di personale? No problem. Ci hanno pensato i residenti, in collaborazione con alcune associazioni, ad organizzare una magnifica iniziativa.
mercoledì 1 giugno 2011
Ripuliamo il Pineto!
Sara (anni 3) "Papà che è 'sta puzza?". Elisa (anni 5) "Non respirare e corri veloce". Comincia così la lettera scritta dal nostro Stefano al Messaggero e pubblicata integralmente sulla Cronaca di Roma. L'immagine di un parco pubblico ridotto allo sbando. Deiezioni ovunque (canine ed umane), bottiglie di vetro rotte ovunque, bivacchi, siringhe, ogni cosa. E' questo il benvenuto che offre il Parco del Pineto all'ingresso di Via Albergotti. Un parco frequentato da tantissimi bambini e che versa in condizioni folli di degrado e pericolosità. Come sia possibile tenere in questo modo un parco, esponendo i più piccoli a una miriade di pericoli, è davvero difficile da capire. Perché questo parco non viene curato? Mancanza di soldi? Mancanza di personale? No problem. Ci hanno pensato i residenti, in collaborazione con alcune associazioni, ad organizzare una magnifica iniziativa.
Abito a due passi dal Pineto e ricordo con grande nostalgia le battaglie condotte negli anni 70 per salvarlo dalle mani adunche della speculazione edilizia.
RispondiEliminaE' un parco meraviglioso che racchiude tesori naturalistici veramente incredibili.
Purtroppo da qualche anno è diventato il punto di ritrovo di centinaia di sbandati che passano il tempo a ubriacarsi ad ogni ora e non si curano certo di gettare l'enorme quantità di rifiuti che producono nei cassonetti.
Molti di questi personaggi VIVONO nel Parco dormendo sui cartoni (come si vede nelle foto) o in baracche di fortuna in punti nascosti tra la vegetazione.
Qualche anno fa addirittura era nata una vera e propria baraccopoli nel parco abitata da decine di "recuperanti" romeni (quelli che rovistano nei cassonetti con un gancio e che vedete andare in giro con carrelli della spesa)senza luce, gas, acqua, servizi igienici...IMMAGINATE LE CONDIZIONI.
Furono sgomberati e le baracche abbattute ma piano piano stanno ritornando.
C'è un'emergenza sociale sempre più acuta
Masse di disperati e di poverissimi si riversano a Roma da ogni angolo del mondo e il degrado aumenta inesorabilmente.
Puliamo pure il Pineto..ma non durerà molto, anche per l'arrogante inciviltà di tanti cittadini italiani che usano il parco come latrina per i loro amati cagnolini (amati fanaticamente molto più del proprio prossimo..)
E tra poco inizierà il rischio incendi..
Il parco del Pineto dovrebbe essere chiuso e sorvegliato con le telecamere, di notte, invece quando passo a Via Pineta Sacchetti sono stupefatto che praticamente non ci sono recinzioni, accanto al marciapiede, un muretto alto 1 metro e poi direttamente il parco!!!!! Ma com'è possibile? Dovrò chiedere a qualcuno.
RispondiEliminaNon ho saputo niente delle recinzioni ma in cambio ho visto il solito parco romano abbandonato a sé stesso, con l'aggravante che questo è grande come Villa Pamphili.
RispondiEliminaIl Parco del Pineto grande come Villa Pamphili? Io non lo conosco, ma è davvero così?
RispondiEliminaUn pò meno ma il degrado è inaccettabile.
RispondiEliminaot:
RispondiEliminaGli ambulanti abusivi protestano per le multe
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=151699&sez=HOME_ROMA