lunedì 11 gennaio 2010
La solita pattumiera
Diciamoci la verità, quanti di voi pensavano che la raccolta porta a porta in centro, tanto sbandierata dall'AMA e presentata come una vera e propria "rivoluzione", avrebbe funzionato? Noi eravamo scettici fin dall'inizio, fin da quando abbiamo visto come l'AMA ha pubblicizzato la sua "rivoluzione": con manifesti appiccicati con lo scotch marrone da imballaggio sui portoni e sui muri del centro di Roma. Una roba da far attorcigliare le budella. Ma non è questo l'unico motivo che ci spinse a dubitare della riuscita dell'inizitiva. Il problema principale che sta alla base di questo catastrofico fallimento è che la raccolta porta a porta interessa solo i residenti (tra l'altro con frequenze di raccolta troppo basse) e non i commercianti. I quali continuano imperterriti a trasformare Roma in una immensa Malagrotta a cielo aperto. E gli abitanti che fanno? Ovviamente si adeguano, fregandosene della rivoluzione dell'AMA. Le immagini che vedete qui sopra sarebbero più che sufficienti (in un paese civile, si intende) a far cadere qualche testa. A Roma no. Qui se volemo tutti bbene, e quindi si metabolizza tutto, anche un fallimento catastrofico come questo. In tutta sincerità, girando per il centro non abbiamo notato nessuna rivoluzione. Forse c'è stato un lievissimo miglioramento in certi rioni, ma si fa davvero si fa faticia ad avvertirlo. Il turista in visita a Roma continua ad assistere ad uno spettacolo agghiacciante, tra muri devastati dai graffiti e strade trasformate in discariche diffuse. Per un turista venuto da un paese civile è davvero difficile godersi le bellezze della nostra città.
Noi italiani stiamo truffando i turisti di tutto il mondo.
RispondiEliminaSe siamo sinceri con noi stessi, dobbiamo ammettere che quello che trovano i turisti è tutt'altra cosa rispetto alle immagini di Roma che mostrano i depliant turistici.
Roma è ben più squallida di qualsiasi capitale europea sia per l'aspetto estetico di strade e palazzi sia per l'igiene della città.
Perciò chiunque provenga dal resto d'Europa, o peggio da USA Canada o Giappone, riamane sicuramente scioccato dal degrado in cui affondano i monumenti più famosi al mondo.
In qualsiasi altro paese il Governo Nazionale avvierebbe un piano di ristrutturazione e ripulitura delle città, da accompagnarsi a una forte campagna di sensibilizzazione dei cittadini al decoro urbano.
In Italia invece i partiti politici non riescono a vedere l'emergenza, per loro il problema non sussiste, c'è solo la crisi economica.
Se solo capissero che potremmo avere il doppio, triplo dei turisti e relativi guadagni con una politica civile ed europea sulla pulizia del territorio e il decoro delle città.
Non è solo una questione turistica ma di qualità della vita. Non sappiamo vivere. Abbiamo smarrito il senso delle parole "società", "bene comune", "servizio". La dolce vita ormai è solo uno spot per accalappiare i soliti polli. Basterebbe togliere qualche auto blu e far pagare qualcosa ai miliardari che ci governano per disporre dei soldi necessari a risolvere il problema. Basterebbe una legge che dicesse "non puoi gettare l'immondizia in strada, altrimenti se ti becco ti chiudo il locale per un mese". Basterebbe una legge che dicesse "saracinesche e muri vanno ripitturati e tenuti puliti dai proprietari degli immobili e degli esercizi commerciali, pena una multa".
RispondiEliminaCerto sono misure impopolari, ma alla lunga non lo sarebbero. Ma siccome a Roma e in Italia si governa NON per migliorare le cose, ma solo per occupare poltrone e avere il potere, questo non verrà mai fatto.
L'unica speranza è che l'Europa ci imponga standard di decoro e vivibilità per legge. Ci resta solo questa di speranza. A meno di non poter disporre di una massa imponente di persone stufe del degrado e pronte a scendere in piazza e a rimboccarsi le maniche per cambiare VERAMENTE (e non con insulsi spot) questa città. Comitati di quartiere, volontari per il decoro, ci serve questo.
Approvo pienamente il post qui sopra - Europa salvaci tu!
RispondiEliminaAvete ragione entrambi, è per una questione di qualità della vita, ma anche per ragioni di turismo. Ad ogni modo difficile che Bruxelles possa risolvere la questione del decoro urbano di Roma e del resto d’Italia, se a noi Italiani piace vivere così, il resto d’Europa non può farci nulla…
RispondiEliminaL'Europa potrebbe fare molto invece! Ad esempio imponendo una soglia minima obbligatoria per la raccolta differenziata, mettendo fuorilegge le discariche, imponendo a chi produce vernici a spruzzo l'utilizzo di sostanze che le rendono più vulnerabili ai solventi, oltre alla messa al bando di vernici acriliche, e altro ancora.
RispondiEliminaSono pronto a partecipare alle vostre iniziative anche se ho poche speranze.
RispondiEliminaAnche io vado in giro a stracciare pubblicità abusive e robaccia del genere. Ma si può svuotare il mare con un cucchiaino?
Vorrei che si organizzasse qualche iniziativa per contrastare l'invasione degli orribili cartelloni pubblicitari che la giunta Alemanno, con delibera n° 37 del 30 Marzo 2009 ha di fatto liberalizzato..una vergogna assurda che mi fa ribollire di sdegno ogni giorno di più.
Franco