Accrocco selvaggio al Gianicolo: le tracce dell'inciviltà romana |
Siamo stati una buona decina di minuti a cercare di capire a cosa cazzo potesse servire questo immondo accrocco. Non un cartello che spieghi per quale oscuro motivo romani e turisti debbano sopportare che un luogo così bello debba essere deturpato, smerdato, umiliato da queste oscene retine arancioni. La mia foto al bellissimo palazzo qui sopra è la stessa che fanno centinaia di turisti ogni giorno. Che senso ha tutto questo? A cosa serve questa gabbia per polli plastificata? I sampietrini sono al loro posto, non c'è traccia di voragini o pericoli imminenti. Anzi, il pericolo lo apporta proprio l'accrocco in questione. Guardate l'ultima foto, guardate la pericolosità di quello spunzone, se mai un bambino (al Gianicolo è strapieno di bambini) dovesse inciampare e conficcarsi un occhio lì sopra. Guardate che sciatteria, guardate che pecionata. Guardate che schifo. Questa è la perfetta sintesi della stupidità e della inciviltà romana.
ps. Il motivo della presenza dei teloni arancioni (che stanno lì in bella mostra da ALMENO una settimana!) è presto detto: il cancello di accesso al Gianicolo è stato divelto da uno dei perni su cui poggiava. Un lavoro di un quarto d'ora, mezz'ora forse. Un lavoro che, fatto subito, ci avrebbe risparmiato questa vergogna.
ASSOLUTAMENTE EMBLEMATICO DI COSA E' ROMA.
RispondiEliminaMc Daemon
Ci sono passato oggi a due settimane di distanza: sta ancora così!
RispondiEliminapoi che schifo tutti quei sanpietrini incatramati
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